domenica 22 settembre 2024
L'Aquila, convegno “Celestino V e san Maurizio, due miles Christi”
Si è tenuto a L’Aquila, il 20 settembre 2024, presso l’Hotel Canadian, il convegno di studio, promosso dall’Accademia Internazionale Mauriziana, cui è seguito il Solenne Pontificale nella basilica di Collemaggio, presieduto dal cardinale S.Em. Francesco Monterisi, Gran Priore, e concelebrato dal vescovo, S.E. Mons. Orlando Antonini, S.E. Antonio D’Angelo, Arcivescovo dell’Aquila, e dai sacerdoti dell’Accademia medesima. L’iniziativa nasce dal Centro Studi e dal Duca di Pontassieve, Dott. Fabrizio Mechi, Rettore e stimato imprenditore italiano e ha avuto quale introduzione, l’Ave Maria di Gounod, grazie al M° Andre De Colli di Notaresco (TE) che si è esibito al violino. Si sono alternati al tavolo vari oratori proprio nella Giornata Internazionale della Pace istituita dall’ONU, parlando di Celestino V, uomo di pace, di san Maurizio, martire che ha fatto primeggiare la libertà di coscienza contro il potere imperiale persecutorio e brutale, nonché della basilica come tempio del Perdono. La Prof.ssa Stefania Di Carlo, ricercatrice all’origine del corpus celestiniano, che a oggi è al 17° volume, ha trattato la figura di Pietro da Morrone-Celestino V, sottolineando le sue azioni su Carlo II d’Angiò volte a riportare la pace tra Paganichesi e Baretani, L’Aquila e Sulmona, il ruolo dell’indulgenza plenaria come atto misericordioso per i poveri, gli atti pontifici dal 1 all’8 di ottobre in cui il neo pontefice si prodigò per ottenere la pace tra Aragonesi e Angioini, tra Francesi e Inglesi. S. Em. Francesco Monterisi, cardinale (già arciprete della basilica di san Paolo fuori le Mura, ambasciatore della Santa Sede presso varie nunziature tra cui la Corea,Segretario della Congregazione per i Vescovi, Segretario del Collegio Cardinalizio) ha ricordato san Maurizio e la legione tebana con riferimenti alla Lettera di Eucherio, vescovo di Lione del 430, al racconto di Teodoro di Octodurum del 388, alle operazioni di 6600 uomini in Dacia, Germania e Svizzera. Ha evidenziato il senso di giustizia, legato al diritto di scelta della propria religione, l’atto ingiusto espletato da Diocleziano e da Massimiano su fedeli di Cristo. Ha considerato Maurizio come martire espressione della libertà di coscienza. Ha concluso sul culto del santo nel mondo. S. Ecc. Mons. Orlando Antonini, (Nunzio apostolico in diverse parti del mondo, tra cui Belgrado, ex Jugoslavia e Paraguay e tanti altri anni ancora nel servizio diplomatico in nunziature apostoliche come segretario e consigliere), ha illustrato la basilica di Collemaggio dalla fondazione a oggi (dalla visione della beata Vergine, alle varie ricostruzioni post terremoti, al periodo barocco, al ritorno alla struttura medievale), sottolineando l’impianto planimetrico spaziale, l’impianto gotico adottato, il dono dell’indulgenza plenaria. In particolare, ha invitato a notare nella struttura la facciata, le anomalie interne che non sono casuali, il valore simbolico imperante. S. Ecc. Mons. Claudio Maria Celli, Priore per l'Italia, (attualmente Vicepresidente del collegio universitario di Villa Nazareth, consultore del Santo Padre per i rapporti con la Cina, già Presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, Sottosegretario per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, Segretario dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, Presidente del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, Presidente della Filmoteca Vaticana, Presidente del Centro Televisivo Vaticano), ha tratteggiato i principi cardini di un “buon mauriziano”. Occorre essere “agricoltori capaci di piantare fiori e alberi da frutti così sa trasformare un deserto in giardino”, “porsi la domanda da quale parte si è e si va”, “essere uomini e donne della speranza”. Moderatore è stato il Prof. Giorgio Greco dell’Università cattolica di Milano che ha sapientemente introdotto i relatori. Fautore della Giornata (che ha visto presenti delegati da Pescara, Catania, Lecce, Salerno, Modena, Roma, Viterbo, etc., nonché esponenti della nobiltà italiana), è stato don Lugi Abid Sid, coadiutore della basilica di Collemaggio, che ha costituito la delegazione aquilana. Difatti, il duca Fabrizio Mechi di Pontassieve ha ricordato come l’Accademia Internazionale Mauriziana nasca proprio in Abruzzo nel 2010 e, nello specifico, a Pescocostanzo dalla Fondazione Mauriziana di Sergio Paolo Sciullo. Il rettore dell'accademia mauriziana ha concluso dicendo che la funzione di un’Accademia è “studiare”, mentre l’Università ha il compito di insegnare. A tutti i partecipanti al convegno sono stati offerti volumi su san Pietro Celestino, segnalibri e cartoline ricordo realizzati a mano dagli artisti Michele De Santis di Sulmona (già Preside degli Istituti d’arte di Avezzano, Sulmona e L’Aquila), Claudia Placidi dell’Aquila, artista notoriamente su seta.
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