Nel marzo 1968, nella collana “Narratori italiani”, edizioni Mondadori, veniva pubblicato il volume, L’avventura di un povero cristiano, di Ignazio Silone. L’autore abruzzese, che si definì “uomo senza Chiesa e senza partito”, scriveva un saggio storico riscuotendo un immediato successo: dapprima con il Premio “Moretti d’oro” di Udine, successivamente con il “Super Campiello” di Venezia. In tre anni: tredici riedizioni, un dramma teatrale.
L’avventura di un povero cristiano veniva scritto grazie a documenti presenti nella Biblioteca Provinciale, nella Basilica di San Panfilo a Sulmona, nell’Archivio di Stato, nonché grazie a visite sui luoghi legati a Pietro del Morrone, assurto al soglio pontificio con il nome di Celestino V.
In 112 pagine la dottoressa Stefania Di Carlo rilegge l’opera siloniana, iniziando dalla storia (analizzandone così il sintagma ed il sistema nel testo narrativo, l’intreccio ed il sistema dei personaggi), dal discorso (sottolineando il ruolo del narratore, la prospettiva ed il tempo), pervenendo a realizzare delle vere e proprie concordanze: tra il testo siloniano ed aspetti della vita di Celestino V, tra testo siloniano e momenti di vita abruzzese di ieri e di oggi, tra l’iconografia, la letteratura, la storia e la religione.
I passi siloniani sono sistematicamente messi a confronto con le conoscenze su Celestino V. In modo particolare, la dottoressa Di Carlo, che già dispone di un certo quantitativo di vite sul santo, nonché delle indicazioni storiche elaborate negli ultimi secoli, riesce a dimostrare come Silone, prima di scrivere il suo testo, si sia ampiamente documentato traendo spunto da materiale oggi anche scomparso. Se ne ha conferma nella traduzione dell’atto di rinuncia di Papa Celestino V al pontificato. Silone ha tradotto, letteralmente, la fonte dal latino. Non si capisce, a tutt'oggi, donde sia il testo originale.
La storia di Celestino V che - come dice Silone - è una ‘strana avventura”, è la “storia di un pazzo ma di un pazzo simpatico”, di “un cristiano assurdo” - -si conclude con due breve cronologie in italiano ed in inglese su Papa Celestino V ed Ignazio Silone.
Un’ampia bibliografia termina il lavoro.

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